L’epidemia Covid 19 viene accompagnata da giudizi ed opinioni, spesso contrastanti che, mischiando i piani di analisi, medica, statistica, politica, creano paura e confusione; per fare ordine occorre partire da un’affermazione dello scienziato premio Nobel per la medicina, Luc Montagnier quando sostiene che all’interno del virus denominato Sars Cov2 vi sia la presenza di piccoli frammenti di sequenza Hiv, il virus che ha determinato l’epidemia Aids concludendo che il virus Sars Cov2 sarebbe il risultato di un lavoro di biologi molecolari molto minuzioso e dettagliato, da orologiai. Soffermandoci su questa affermazione espressa da chi in passato ebbe un ruolo determinante nella ricerca e nello studio dell’Aids, ho provato a ricercarne l’eventuale riscontro, con lo strumento astrologico attraverso la metodologia morpurghiana.
La metafora dell’orologio ci conduce al segno della Vergine, governato dal pianeta Urano, il quale, nelle sue innumerevoli interpretazioni, indica assemblaggio, opportunismo, tecnologia, composizione e scomposizione di elementi. Il virus, nel suo significato viene definito uno strumento non vitale che riesce a sopravvivere inserendosi in una cellula ospite succhiandone la vitalità, fuori dal corpo si spegne e quindi coincide coi vari significati simbolici di Urano.
Nel mondo attuale, dove la tecnologia supera spesso le intenzioni dell’uomo divenendone la vera protagonista, Urano ne rappresenta la realizzazione.
Se il Sars-Cov2, secondo l’ipotesi di Montagnier, è risultato di una sofisticata tecnologia, sul piano astrologico occorre osservare il pianeta simbolo della tecnologia: come si è comportato Urano in questi ultimi anni? Che percorso ha fatto? Dove lo troviamo? A partire da marzo 2011 Urano attraversava il segno dell’Ariete, fino a marzo 2019 quando entrò definitivamente in Toro. Pianeta lento, anche se gli accadimenti scatenati sono stati quasi da subito manifesti, Urano ci mise la bellezza di nove anni a uscire dall’Ariete, laddove, assimilando le caratteristiche del segno, rappresentava il nuovo che irrompe, la tecnologia che tenta di sostituire la mente umana in quanto l’Ariete, primo segno dello Zodiaco, indica la testa, il cervello; l’idea di creare un altro tipo di uomo avvenne quasi subito; nella fase in cui attraversava la decade di Marte la tecnologia uraniana si trasformò in un’arma, guarda caso, Il virus, sul piano storico delle guerre ibride, venne e viene anche definito un’arma biologica. A partire da marzo 2014 quando attraversò la seconda decade dominata dal Sole, Urano acquistò l’energia per realizzare, utile ad un pianeta freddo. L’ipotesi di un vero e proprio atto creativo cominciò a delinearsi dal 20 aprile 2016 quando Urano entra nella decade di Plutone, il creatore ma anche, soprattutto in questo caso, il manipolatore in grado di produrre il virus, risultato dell’alta tecnologia che sfida la natura, supportato dal continuo sviluppo dell’ingegneria genetica; a completare simbolicamente l’atto creativo troviamo Y-Eolo, pianeta trans plutoniano che rappresenta l’origine del tempo e il soffio vitale dell’universo, in trasparenza proprio nell’Ariete. Siamo quindi in presenza di tutti gli ingredienti per creare un prodotto di alta tecnologia. Tuttavia, in astrologia il transito di un pianeta in un segno, riguardo un evento di così grande portata, non gioca mai da solo, in questo caso contemporaneamente Nettuno in Pesci già dal giugno 2016, in aspetto positivo con Plutone in Capricorno indicava la riuscita nel manipolare il veleno, coadiuvato dal contributo di Saturno che, transitando contemporaneamente in Sagittario nella decade di Plutone, lanciava occhiate sinistre a Nettuno lunare.
A quel punto la costruzione del mostro-virus ebbe avvio.